
LA MANCATA REALIZZAZIONE DELLA
DISCARICA DI AMIANTO DI CAPPELLA CANTONE (CR) E' UNA VITTORIA DEI
CITTADINI.
DOPO LA CANCELLAZIONE DA PARTE DEL
CONSIGLIO DI STATO DELL'AUTORIZZAZIONE A REALIZZARE LA DISCARICA NON
ABBASSARE LA GUARDIA.
CONTINUA LA LA BATTAGLIA PER LA
MORATORIA DI TUTTE LE DISCARICHE D'AMIANTO.
Dopo che i cittadini avevano già
affossato definitivamente la realizzazione della discarica di amianto
di Cappella Cantone in provincia di Cremona, grazie alle
mobilitazioni, alle petizioni, ai convegni e all'esposto alla Procura
(promosso SOLO ESCLUSIVAMENTE DA SINGOLI CITTADINI) che ha portato al
SEQUESTRO dell'ex cava Retorto e all'arresto, tra gli altri, di
Locatelli - proprietario della discarica - e di Rotondaro - dirigente
dell'ARPA - e all'incriminazione dello stesso ex presidente della
giunta regionale Formigoni, anche un'istituzione amministrativa
(Consiglio di stato) ha sancito l'esistenza di alcune irregolarità
nel procedimento autorizzativo.
Vergognosa, ipocrita e manipolatoria la
posizione di chi vuole ricondurre questa vittoria solo al merito di
alcune istituzioni o di alcuni amministratori o della stampa. Si
ignora volutamente il ruolo dei cittadini che fin dall'inizio, senza
esitazione o calcoli meschini, isolati dalla maggioranza dei politici
e degli amministratori del territorio, presero posizione contro la
discarica e portarono avanti la lotta contro il malaffare e le
infiltrazioni mafiose legate allo smaltimento dei rifiuti e fecero
della battaglia di Cappella Cantone una questione nazionale,
portando per la prima volta all'attenzione pubblica la questione
legata alle possibilità di riciclo del rifiuto amianto.
L'ottimismo sbandierato da alcuni
amministratori locali dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato è
fuorviante, se non un trucco per far abbassare la guardia ai
cittadini.
L'annullamento dell'autorizzazione è
sicuramente una cosa positiva, ma solo perché potrà essere utile,
durante il processo, a fare chiarezza sulle gravi responsabilità dei
dirigenti di REGIONE LOMBARDIA e di ARPA che hanno dato parere
favorevole alla discarica e che, purtroppo, continuano a ricoprire
ancora oggi lo stesso ruolo.
In realtà le battaglie contro la
pericolosità dell'interramento dell'amianto non sono concluse, anzi
devono continuare per richiedere la MORATORIA di tutte le discariche
e la sperimentazione di metodi alternativi all'interramento, perché
tra poco potrebbero proporre una discarica a poche decine di km da
quella di Cappella Cantone.
Ribadiamo le nostre richieste che
rafforzeranno la campagna nazionale per la moratoria:
RIFORMARE L'ARPA (che non sia più
emanazione diretta della Giunta)
ALLONTANAMENTO di tutti i corrotti
dalla stessa Agenzia e controllo dei cittadini su di essa
REVOCARE i dirigenti coinvolti
nella vicenda di Cappella Cantone (CR)
ADEGUAMENTO LEGISLATIVO ALLA
NORMATIVA EUROPEA, per evitare che luoghi non adatti alle discariche
siano resi “adatti” con innalzamenti realizzati con materiale
inquinanti
COSTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE
nazionale di esperti per valutare i vari sistemi di smaltimento
dell'amianto in alternativa al pericoloso interramento
Cittadini contro
l'amianto
Cremona, 23 gennaio 2014