giovedì 26 marzo 2009

La lotta continua

La lotta continua contro la realizzazione delle megadiscariche di amianto. Lavoreremo per creare le condizioni per occupare l’area sulla quale dovrà essere realizzata la discarica di Cappella Cantone, allargando al mobilitazione a livello nazionale.

La mozione della Lega assunta oggi martedì 24 marzo 2009 dal consiglio regionale non risolve nulla, di fatto sdogana la realizzazione della discarica di Cappella Cantone, imbroglia tutti i cittadini del territorio e gli stessi elettori della Lega che hanno aderito alle mobilitazioni di questi mesi. Le Lega, sul territorio, dichiara di essere contraria alle megadiscariche mentre a Milano dà il via libera alla loro realizzazione.

La mozione approvata oggi dal consiglio regionale dalla maggioranza di centro-destra con emendamenti peggiorativi e provocatori dell’assessore Buscemi (su cui nei prossimi giorni torneremo) è una gigantesca bufala elettoralistica.
Infatti non blocca l’iter amministrativo per impedire la realizzazione delle due megadiscariche, ma semplicemente e genericamente fa appello per il futuro all giunta Formigoni-Boni (assessore della Lega al territorio) sollecitandola ad una nuova normativa relativa al piano smaltimento rifiuti e ridimensiona di fatto anche lo sbandierato coinvolgimento delle istituzioni locali nelle scelte di individuazione dei siti adatti.

In sostanza si tratta di una bieca e poco intelligente strumentalizzazione elettoralistica che getta fumo negli occhi ai cittadini e allo stesso elettorato di centro-destra e costituisce di fatto un’apripista che vorrebbe facilitare la realizzazione della megadiscariche di Cappella Cantone e Cingia de’ Botti.
Tutto questo si spiega perché dietro ci sono interessi milionari sui quali sarebbe il caso di indagare.
Noi comunque non ci fermeremo e continueremo le mobilitazioni e le iniziative in modo articolato ad ogni livello ivi compresa un’interrogazione al Parlamento europeo e, quando termineremo la raccolta dei documenti tesi a dimostrare la irregolarità dei rapporti tra politici e cavatori, avvieremo ricorso alla Magistratura affinché faccia luce sull’intreccio truffaldino fra interessi privati e quelli di alcuni politici del centro-destra e di associazioni gastonomico-ambientaliste che hanno forti interessi legati anche all’EXPO 2015, come illustreremo in una prossima conferenza stampa.

Cittadini contro l’amianto della provincia di Cremona

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