lunedì 4 maggio 2009

La lotta contro la discarica di amianto di Cappella Cantone arriva al Parlamento Europeo

A seguito dei rapporti costruiti in mesi di mobilitazioni di Cittadini contro l'amianto insieme ad altri organismi e all'interno degli impegni che ci eravamo assunti pubblicamente é stato fatto un ulteriore passo in avanti nella lotta contro la realizzazione della megadiscarica di amianto a Cappella Cantone.
L'europarlamentare Vittorio Agnoletto ha depositato il 16 aprile 2009 un 'interrogazione scritta alla Commissione Europea affinché questa monitori l'iter autorizzativo della discarica che si vuole realizzare in località Retorto. Nell'interrogazione si fa anche un richiamo all'osservanza della direttiva quadro sui rifiuti 2008/98 del 19.11.2008 ( a cui si dovranno uniformare tutti gli stati membri entro dicembre 2010) in cui le discariche sono all'ultimo posto nella gerarchia di smaltimento/ trattamento dei rifiuti.
Questa interrogazione assume un valore rilevante perché crea un importante precedente per la lotta contro le megadiscariche di amianto in tutta Italia e non solo in provincia di Cremona.
Questo atto si aggiunge alle numerose iniziative già intraprese e a quelle che si svolgeranno in futuro, prima fra tutte un convegno internazionale su bonifica e smaltimento dell'amianto.
Il prossimo 21 maggio abbiamo invitato degli esperti, fra cui il prof Gualtieri dell'Università di Modena, che ci parleranno delle nuove tecnologie di smaltimento dell'amianto e di tutte le problematiche relative allo smaltimento in discarica.
Comunicheremo fra breve il programma dettagliato del convegno.
La mobilitazione continua.

16 aprile 2009

IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE SCRITTA ALLA COMMISSIONE EUROPEA

Autore: Vittorio Agnoletto
Oggetto: Progetto di nuova discarica di rifiuti non pericolosi contenenti amianto da realizzare nelComune di Cappella Cantone – Località Cascina Retorto in provincia di Cremona

Premesso che- la ditta Cavenord ha presentato alla Regione Lombardia un progetto per trasformare l'ex cava Retorto nel comune di Cappella Cantone in discarica cui destinare rifiuti contenenti amianto con una capacità stimata di 261 mila metri cubi: la Regione dovrà esaminarlo sotto il profilo della Valutazione d'impatto ambientale e della congruità con l'esistente Piano regionale che non prevede discariche d'amianto in provincia di Cremona - il Piano rifiuti provinciale ritiene inopportuno realizzare tale impianto per l'elevata pressione ambientale già esistente sul territorio poichè, a 500 metri dal sito indicato, c'è una discarica di rifiuti solidi urbani e si prevede di ampliarne una seconda a 500mila metri cubi per rifiuti inerti destinata al conferimento di scorie;- il Piano provinciale per la gestione dei rifiuti stima che la produzione totale di rifiuti contenenti amianto dal 2000-2005 si attesta sulle 2.200 tonnellate annue e che la potenzialità produttiva di rifiuti contenenti amianto del territorio cremonese è pari circa a 25/30mila metri cubi per cui il rischio è che nella discarica saranno smaltiti rifiuti contenenti amianto provenienti da zone molto lontane dal luogo di produzione degli stessi;- l'area é vicina a elementi di criticità idraulica: il torrente Riotorto è esondato nel 2007 allagando il sito della discarica e vi sono falde affioranti che alimentano il Riotorto e la Roggia Montalbana, che irrigano una zona a vocazione agro-alimentare, con coltivazioni di mais destinato alle vacche da latte e due tra le aziende agro-alimentari piú importanti: la Latteria Soresinese e la multinazionale del cereale Lameri;- il sito è a una distanza non sufficiente dai centri abitati limitrofi, tra 1 e 2,5 km, per cui l’impatto legato all’aerotrasporto delle fibre sulla popolazione non è trascurabile anzi pericoloso per la salute dei cittadini- tali elementi impediscono di realizzare una simile discarica secondo i criteri della direttiva 1999/31 del 26.4.99 e se le categorie dei rifiuti con amianto fossero le 060701,160212,170601,170702 ( Decisione 532 del 3.5.2000) andrebbero considerati rifiuti pericolosi e andrebbero quindi smaltiti diversamente; si chiede alla Commissione come intenda monitorare che la Regione Lombardia effettui su una materia cosí delicata per le conseguenze sulla salute umana un esame attento del progetto CAVENORD, nel rispetto delle competenze e dei pareri già espressi dalle amministrazioni locali e predisponendosi all'osservanza della direttiva 2008/98 del 19.11.2008

16 aprile 2009

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