mercoledì 2 settembre 2009

Allarmanti e inesatte affermazioni del presidente della provincia di Cremona al TG3 del 1.09.2009.Fermiamo la realizzazione delle megadiscariche!

Dopo le dichiarazioni rilasciate al TG3 viene da chiedersi
se il presidente della provincia conosca adeguatamente il
progetto di realizzazione della discarica di Cappella
Cantone. Infatti cerca di far passare come “ conquista”
il fatto che la discarica, secondo lui, sarà di 300.000 mc
anziché di 600.000 mc, ignorando o fingendo di ignorare che
il progetto prevede in realtà una discarica di 260.000 mc.
Che cosa c’è dietro queste manipolazioni e falsità che
creano solo confusione? Si vuole, forse, far digerire ai
cittadini il fatto che la discarica non sarebbe pericolosa e
andrebbe quindi realizzata in fretta e furia, ottenendo come
contropartita le così dette “compensazioni”? Perché
nessuno vuole prendere in considerazione la possibilità di
utilizzare forme alternative di smaltimento già
sperimentate scientificamente? Forse perché richiederebbero
più tempo e nel frattempo l’Expo di Milano preme e si
vuole smaltire tutto l’amianto rimosso a Milano e dintorni
nelle discariche di Cremona, facendola diventare la
pattumiera della Lombardia?
Le “compensazioni” non sono altro che soldi o
“benefit” vari erogati dalla Regione ai comuni limitrofi
e alla Provincia, al fine di neutralizzare la loro
contrarietà, ma soprattutto quella degli abitanti della
zona. La promessa delle “compensazioni” costituisce di
fatto una dichiarazione del “senso di colpa”: ciò
significa che si è consapevoli che si sta realizzando
qualcosa di estremamente pericoloso, prescindendo dalla
tutela della salute pubblica e dai vincoli ambientali che
vengono “superati” con disinvoltura, modificando leggi e
normative precedentemente approvate con atti autoritari e
decisionisti e senza alcun confronto pubblico. In questo
contesto si inserisce la nomina di Salini a commissario ad
acta per le megadiscariche.
La logica che sta prevalendo in Regione Lombardia e in
provincia di Cremona è aberrante: bisogna procedere
comunque e in fretta, perché evidentemente si sono già
presi impegni con la ditta che realizzerà e gestirà
l’impianto, la quale ha pagato il terreno un valore doppio
del mercato, sapendo, evidentemente, che la Regione avrebbe
comunque garantito la realizzazione della megadiscarica su
quell’area di Cappella Cantone.
Noi, comunque, non cesseremo la nostra protesta e
mobilitazione, allargando il fronte delle opposizioni anche
fuori dai confini cremonesi. La questione megadiscariche è
ormai una questione nazionale.
Infine, vogliamo ricordare alla giunta regionale e a quella
provinciale che le direttive della Commissione Europea
indicano che una cava in disuso può essere adibita a
discarica, ma bisogna prendere in considerazione la tutela
della natura, l’esistenza di falde freatiche, le
condizioni geologiche e la distanza dalle zone urbane, tutti
elementi che a Cappella Cantone sarebbero ignorati e
violati.
Per Cittadini contro l’amianto - Mariella Megna
Cremona, 2 settembre 2009

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