martedì 8 settembre 2009

PROSEGUE LA CAMPAGNA PER LE DIMISSIONI DEL SINDACO E DELLA GIUNTA DI CAPPELLA CANTONE!

QUINTA DOMANDA A TADI : perché il sindaco di Cappella Cantone e i suoi amici di Giunta non spiegano pubblicamente il motivo per cui è stata sottoscritta il 6 agosto 2009 la convenzione con l’impresa dei fratelli Testa, tenendola “ nascosta “ fino ad oggi?

Questa convenzione viene buttata sul tavolo della Conferenza dei servizi, cercando di condizionarne pesantemente l’esito e i risultati e tentando di influenzare il parere dei tecnici che difficilmente potrebbe essere positivo, se non si fosse instaurato questo clima intimidatorio. Il sito di Cappella Cantone contravviene ogni sorta di normativa a livello provinciale, regionale e comunitario, come abbiamo ampiamente dimostrato in questo anno di battaglie.
Tadi e la sua giunta, oltre ai fratelli Testa’ devono spiegare il perché si sono mossi in modo coordinato e con una sicurezza nel perseguire gli obiettivi: sicurezza e arroganza che fanno necessariamente pensar male. Infatti nessun imprenditore privato comprerebbe un terreno, pagandolo il doppio del prezzo di mercato, senza avere la certezza matematica di trarre profitto da questa operazione e senza avere il tacito assenso delle istituzioni interessate.
INSOMMA noi pensiamo che : Formigoni, Rossoni e Tadi sapevano fin dall’inizio che IN UN MODO O IN UN ALTRO si sarebbe arrivati all’autorizzazione della realizzazione della megadiscarica e alcune incaute dichiarazioni di Rossoni lo confermano ( Vi ricordate quando dichiarò pubblicamente che se non si faceva la megadiscarica a Cappella Cantone, l’impresa dei fratelli Testa l’avrebbe dovuta realizzare in qualche altro sito, pena il pagamento di una penale? Naturalmente il contenuto di questa ultima affermazione, dal sapore ricattatorio, non corrisponde al vero). In pratica l’impresa Cavenord doveva e deve assolutamente realizzare la discarica e fare profitto a discapito della salute dei cittadini.
Hanno cambiato le regole mentre la partita era in gioco, la giunta regionale ha promesso “ compensazioni in denaro” al sindaco di Cappella Cantone, hanno nominato Salini commissario ad acta per evitare di discutere in consiglio provinciale le modifiche del piano rifiuti e per evitare tutte le possibili opposizioni sociali e istituzionali, il presidente della provincia ha promesso finanziamenti al sindaco di Cingia de’ Botti per ristrutturare la scuola, in modo da rompere il fronte anti-megadiscariche. Qui ha trovato nel sindaco Soldi e nei suoi assessori, un tempo solidali con la nostra battaglia, dei validi complici. Il sindaco e la sua giunta hanno da tempo svenduto il proprio impegno contro le megadiscariche per un piatto di lenticchie, che non hanno neppure la certezza di vederselo servito. Da notare che Salini esprime preoccupazione per la vicinanza ai centri abitati della discarica di amianto in progetto a Cingia de’ Botti e non si pronuncia su quella di Cappella Cantone, dove i centri abitati sono ancora più vicini alla discarica!
Ciò che è successo e sta succedendo è VERGOGNOSO, PROVOCATORIO e SOPRATTUTTO al limite della legalità e della trasparenza. La giunta regionale e quella provinciale, con continui strappi istituzionali e politici hanno trovato un docile strumento da manovrare. Tadi,terminato il periodo elettorale, si è mosso a briglia sciolta, pensando di non dover più rendere conto ai cittadini che gli avevano rinnovato il mandato. NON SARA’ COSI’! Perché noi gli chiederemo conto metodicamente e periodicamente del suo operato FINCHE’ NON SE NE ANDRA’.
Quello che è accaduto e sta accadendo non può passare nell’indifferenza. Occorre un moto di dignità e ribellione dei cittadini e delle forze politiche e sociali di tutta la Provincia per impedire la costruzione della megadiscarica e per mandare casa un sindaco che ha ingannato tutti.

Per Cittadini contro l’amianto Mariella Megna

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