venerdì 24 giugno 2011

AL PRIMO POSTO LA SALUTE E LA SICUREZZA DEI CITTADINI !LA VICENDA DISCARICA NON E’ CHIUSA

COMUNICATO STAMPA
24.06.2011

AL PRIMO POSTO LA SALUTE E LA SICUREZZA DEI CITTADINI !LA VICENDA DISCARICA NON E’ CHIUSA!LA COMPLICITA’ DELLA GIUNTA FORMIGONI-BELOTTI E DELLA GIUNTA PROVINCIALE DI SALINI CON GLI INTERESSI DEI CAVATORI È ORMAI ESPLICITA!

LA DISCARICA DI AMIANTO NON SI FARA’! Perché è pericolosa per la popolazione ed è fuori legge e non solo perché danneggia una multinazionale degli alimenti , oltre che rischiare di non creare 80 nuovi posti di lavoro in un futuro imprecisato e virtuale.
Da circa 10 giorni stiamo assistendo su due fronti ad uno spettacolo immondo e se non fosse squallido e pericoloso, anche ridicolo.
Da un lato la Giunta Regionale con l’assessore Belotti della Lega che pur di “gratificare” in qualche modo i cavatori approva provvedimenti ad personam, anzi “ad cavatorum”, come la delibera n.1594 del 20/11/2011. Questo atto, che contiene forti elementi di illegalità, è un supporto su misura per Cavenord (ora di proprietà della Locatelli) che lo ha ripetutamente sollecitato. Con questo provvedimento la Giunta regionale ha di fatto esautorato la provincia sul piano cave, esercitando un atto di indirizzo verso quest’ultima su argomenti di competenza delle singole provincie. Questa deliberazione costituisce una clamorosa forzatura sul piano normativo e legislativo da parte della giunta Formigoni , alla faccia del federalismo tanto propugnato dalla Lega. E’ stata approvata in corso d’opera, pensando di creare un nuovo quadro normativo senza più ostacoli per la realizzazione della discarica, anzi delle discariche, nelle ex-cave. Traducendo: per coprire atti esplicitamente fuori dalle norme, si approvano delibere per annullare la illegalità !
Nell’ultima Conferenza dei servizi i rappresentanti della Regione hanno accettato di prendere in considerazione una provocatoria e ridicola proposta della Locatelli, che per ovviare all’emersione della falda acquifera propone di versare due metri di sabbia e ghiaia nella ex-cava, per renderla agibile ed adattarla a deposito di amianto. Questa è un’ipotesi che se non fosse criminale, risulterebbe ridicola: infatti, non solo gli esperti, ma anche i comuni cittadini sanno che la sabbia è materiale drenante e quindi non servirebbe assolutamente a nulla.
Questa “nuova ipotesi” si basa su dati forniti da un esponente dell’ARPA di Cremona che, guarda caso, è anche consigliere comunale di Cremona per il PdL, lo stesso partito di Formigoni , Rossoni ecc. I nuovi dati rilevati dal piezometro (strumento di rilevazione del livello delle falde acquifere ) sono stati effettuati incredibilmente in modo virtuale, cioè calibrandoli come se già fossero stati versati i 2 metri di sabbia e ghiaia. Tutto ciò è ridicolo e farsesco : si vorrebbero prendere decisioni sulla base di ipotesi e non su dati fondati sulla realtà. Questa volontà pervicace di fare comunque la discarica dimostra l’esistenza di profondi e poco chiari intrecci fra politica, economia e malavita organizzata in provincia di Cremona la quale, insieme a quelle di Pavia e Brescia, risulta essere la più inquinata da infiltrazioni mafiose ( leggi n’drangheta) nella gestione dei rifiuti, come emerge da uno studio di Legambiente. (Da notare anche che le discariche di amianto che si vorrebbero realizzare in Lombardia sono tutte localizzate in queste provincie ad esclusione di Treviglio). Sia la Giunta Regionale sia i politici che proteggono la lobby dei cavatori hanno però fatto i conti senza l’oste, cioè i cittadini del territorio che in più circostanze e con diverse iniziative si sono espressi contro la discarica di Cappella Cantone che i cavatori e i loro amici politici vorrebbero fare sulla loro pelle per realizzare profitti per pochi.
Dall’altro lato, da qualche giorno va registrata l’entrata in scena sulla questione discarica di alcuni politici e sindacalisti confederali della provincia di Cremona, dopo 4 anni di silenzi o di posizioni ambigue e poco chiare (con l’apprezzabile esclusione del consigliere Torchio). Noi ci chiediamo dov’erano questi signori in questi 4 anni di battaglie e perché solo adesso decidono di intervenire. Forse perché è stata ventilata la possibilità di realizzare altrove un investimento di 30 milioni di euro con 80 posti di lavoro nel caso venisse realizzata la discarica di Cappella Cantone? Vogliono entrare in gioco per cogliere parte dei vantaggi che si produrrebbero con investimenti e una più razionale programmazione del territorio nel caso la nostra battaglia contro la discarica andasse definitivamente a buon fine? Questo politicantismo strumentale sulla testa dei cittadini è veramente schifoso ed è giusto che sia messo a conoscenza della popolazione. Perché questi signori nelle loro vuote e superficiali interviste-chiacchiere non hanno speso una parola sulle conseguenze sul piano della salute e della sicurezza dei cittadini, nel caso si realizzasse questa discarica? Non uno di questi politici, o sindacalisti confederali hanno dichiarato di mettere a disposizione le strutture delle loro organizzazioni per mobilitare la popolazione e i propri iscritti per una grande manifestazione nazionale da tenersi entro la fine dell’anno, come noi da tempo abbiamo proposto, dato che il problema della discarica di Cappella Cantone ha ormai assunto una dimensione nazionale. Una breve valutazione e una denuncia politica va fatta sul comportamento ambiguo e furbesco della Lega, la quale a Milano dà l’assenso alla discarica tramite il suo assessore Belotti che poco sa e capisce di discariche di amianto; mentre a Cremona l’assessore leghista Pinotti non prende posizione, anzi è a favore, ma sta metodicamente zitto e non si presenta alle riunioni in cui occorre prendere una posizione sulla discarica. Ma non è finita: sul territorio i leghisti nei vari Consigli comunali hanno comportamenti ambigui e poco chiari. C’è chi è d’accordo, c’è chi a denti stretti è contrario e c’è chi come l’assessore leghista di San Bassano ignora il problema, nonostante che il suo sindaco sia impegnato in prima fila contro la realizzazione della discarica. Sono i “misteri” dei politicanti, ma i cittadini gliela faranno pagare sul piano elettorale, almeno si spera.
Per concludere, noi proponiamo ai cittadini ed agli altri soggetti che intendono impegnarsi su questo fronte quanto segue:
1- Organizzare entro la fine dell’anno una grande mobilitazione nazionale insieme a tutti i comitati ed associazioni che in questi anni stanno lottando insieme a noi contro le discariche di amianto per impedire la eventuale realizzazione della discarica di Cappella Cantone e di tutte le altre discariche in Lombardia e in Italia. Tale mobilitazione dovrà essere preceduta da nuove assemblee informative su tutto il territorio lombardo che facciano il punto della situazione.
2- Prevedere l’uso del Referendum per coinvolgere la maggior parte dei cittadini. IL REFERENDUM DOVRA’ ESSERE TENUTO COMUNQUE, prescindendo dalla disponibilità delle istituzioni ad organizzarlo o meno. A breve verrà lanciata questa proposta sul nostro blog.
3- Proporre alle forze politiche più sensibili al problema di presentare un provvedimento legislativo contenente la moratoria di tutte le discariche di amianto in corso di approvazione in Regione Lombardia in modo da avviare la programmazione dello smaltimento dell’amianto con le nuove tecnologie che permettono il riciclo del rifiuto amianto.
4- Revisionare e adeguare il piano regionale amianto in modo che gli enti preposti al controllo e alla tutela del territorio pianifichino e programmino le località idonee per realizzare gli impianti di smaltimento del rifiuto amianto in maniera trasparente e con la partecipazione dei cittadini, senza lasciare ai privati la prerogativa di proporre siti a loro certo convenienti economicamente, ma non altrettanto sicuri per la salute dei cittadini. Gli interessi privati non devono prevalere su quelli pubblici. Non si può lasciare lo smaltimento dell’amianto al libero mercato. Occorre bloccare l’iniziativa dei privati.

Mariella Megna – Comitato cittadini contro l’amianto
Giorgio Riboldi – SU LA TESTA l’altra Lombardia
Carmine Fioretti – CUB provincia Cremona
CUB ( Confederazione Unitaria di Base) – Regione Lombardia

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