sabato 23 luglio 2011

le fuorvianti affermazioni del direttore dell'ARPA e le strumentali conclusioni dell'ultimo consiglio provinciale, ovvero IL GIOCO DELLE PARTI

Inaccettabili e fuorvianti sono le dichiarazioni del direttore dell'ARPA di Cremona che continua a ragionare sulla base di rilevazioni che vengono effettuate incredibilmente in modo virtuale, cioè calibrando i piezometri (strumento di rilevazione del livello delle falde acquifere ) come se già fossero stati versati i 2 metri di sabbia e ghiaia aggiuntivi nella ex cava di Retorto. Tutto ciò è ridicolo e farsesco: si vorrebbero prendere decisioni sulla base di ipotesi e non su dati fondati sulla realtà.

Tutto ciò non sa di tecnico, ma solo di politico. Anche l'ARPA avalla una provocatoria e ridicola proposta di Cavenord, ora di proprietà della Locatelli, che per ovviare all’emersione della falda acquifera propone di versare due metri di sabbia e ghiaia nella ex-cava per renderla agibile ed adattarla a deposito di amianto. Questa è un’ipotesi che se non fosse criminale, come è stato ampiamente dimostrato da esperti come il prof. Gualtieri e il dott. Plescia, risulterebbe ridicola: infatti, non solo gli esperti, ma anche i comuni cittadini sanno che la sabbia è materiale drenante e quindi non servirebbe assolutamente a nulla.

Questa dichiarazione del direttore dell'ARPA va ad aggiungersi alle decisioni assunte a maggioranza dal consiglio provinciale del 19 luglio che sono, da un lato, insufficienti ed attendiste e dall'altro vogliono ridimensionare e negare la sostanza delle dichiarazioni del presidente della provincia di Cremona.

Le conclusioni del consiglio provinciale hanno confermato quanto noi pensavamo dopo l'intervista di Salini: ci sembra che sia in atto un chiaro gioco delle parti che va smascherato, perché altrimenti si prendono in giro ancora una volta i cittadini.

Le cose devono essere chiare: o Salini e la giunta dicono chiaramente che la discarica non si deve fare e quindi vanno alla prossima conferenza dei servizi sostenendo questa posizione, oppure si tratta solo di chiacchiere propagandistiche e si è autorizzati a pensare che si stia sostenendo un ignobile gioco delle parti alla faccia della popolazione. Per essere chiari: Salini, la Lega e la giunta fingono di opporsi per fare bella figura sul territorio dopo tre anni di figuracce e di silenzi, sapendo che la giunta regionale e i cavatori hanno già raggiunto un accordo per realizzare la discarica.

Comunque la giunta provinciale non può farsi condizionare da un Borghetti qualsiasi, che dalle sue dichiarazioni risulta palesemente ignorare le più elementari nozioni rispetto alla problematica amianto.

A prescindere dall'esito dei ricorsi al TAR, se le posizioni di Salini sono reali e coerenti non si dovrà comunque dare l'autorizzazione alla discarica perché la giunta regionale non potrà prescindere da tutte le prese di posizione e argomentazioni contro la realizzazione della stessa.

Per amore di chiarezza ricordiamo che in questi tre anni in tutti i passaggi burocratici Salini e il sindaco di Cappella Cantone sono stati gli unici ad avere sempre espresso parere favorevole alla discarica e di queste giravolte politiche dovranno risponderne ai cittadini.

Continueremo a vigilare perché conosciamo bene le giunte di centro-destra provinciale e regionale e gli interessi che ci stanno dietro e non ci fidiamo delle loro dichiarazioni finché non si dirà il NO definitivo a questa discarica pericolosa per la salute dei cittadini.




Mariella Megna – Cittadini contro l'amianto

Giorgio Riboldi -SU LA TESTA l'altra Lombardia

Carmine Fioretti – CUB Confederazione Unitaria di Base


Cremona, 23 luglio 2011

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