domenica 7 agosto 2011

La discarica di amianto di Cappella Cantone non si deve fare: il 23 settembre 2011 iniziativa contro la discarica con la partecipazione dei NO TAV

Comunicato stampa
Cremona, 7 agosto 2011

Oggetto: la discarica di amianto di Cappella Cantone non si deve fare: il 23 settembre 2011 iniziativa contro la realizzazione della discarica con la partecipazione dei rappresentati NO TAV e di altri comitati. Il rinvio di dieci giorni della conferenza dei servizi significa solo gettare fumo negli occhi dei cittadini. I giochi ambigui e poco chiari di Salini e della sua giunta. Vergognosa posizione di Tadi, sindaco dei Cappella Cantone.

Crediamo sia necessario fare il punto della situazione e un po' di chiarezza sull'annosa vicenda della discarica di amianto di Cappella Cantone a un mese dalla prossima conferenza dei servizi:

1 la realizzazione o meno della discarica dipende esclusivamente da scelte politiche e non da valutazioni tecniche come Salini presidente della Provincia di Cremona, Tadi sindaco di Cappella Cantone e altri cercano di far credere;

2 dopo tre anni di battaglie e di mobilitazioni sul problema abbiamo ampiamente dimostrato che la discarica non si può e non si deve fare nell'ex cava Retorto perché è pericolosa per la salute e per il territorio: vi sono falde acquifere affioranti, i centri abitati sono troppo vicini, una discarica di rifiuti solidi urbani recentemente dismessa si trova a soli 500 metri, confina con un parco naturale, si trova in una zona di eccellenza agro-alimentare;

3 risibile e strumentale è l'argomentazione per cui la presenza di falde acquifere emergenti può essere neutralizzata con due metri di materiale isolante. Esperti e scienziati (come il prof. Gualtieri e il dott. Plescia) hanno spiegato più volte che questo tipo di intervento non risolve il problema nel medio e lungo termine;

4 la giunta regionale e provinciale non hanno mai preso in seria considerazione la possibilità di smaltire il rifiuto amianto con metodi alternativi all'interramento. Questo dimostra che sono forti gli interessi, i condizionamenti e gli intrecci fra cavatori e settori politici. Nel nostro dossier abbiamo ampiamente dimostrato, senza mai essere smentiti, la commistione esistente fra affari poco chiari e politica. Il settore dello smaltimento rifiuti e movimentazione terra risulta gravemente inquinato dalla criminalità organizzata (che in Lombardia vuol dire n'drangheta).

5 Salini, la sua giunta provinciale e la Lega, per ben 3 anni, ad ogni passaggio burocratico avevano dato il loro parere favorevole alla discarica. Improvvisamente, circa un mese fa, il presidente della provincia (attraverso un'intervista) cambia posizione e riconosce che effettivamente il sito indicato per la discarica presenta delle criticità. Alle parole, però, non sono seguiti fin ora i fatti. Anzi, continuano le ambiguità nella giunta provinciale ed in particolar modo nella Lega con i suoi comportamenti opportunisti ed eclettici, espressi anche in occasione dell'ultimo Consiglio provinciale. A livello di giunta regionale i leghisti appoggiano il progetto della discarica (vedere le dichiarazioni dell'assessore leghista Belotti), nella giunta provinciale hanno quasi sempre appoggiato le posizioni favorevoli di Salini, mentre nei comuni interessati la Lega si è espressa quasi in tutte le realtà contro la discarica per imbonire il suo elettorato. In sostanza è in atto un gioco delle parti e una sorta di ridicolo e falso scaricabarile fra alcuni politici e le varie istituzioni interessate. Per dimostrare la sua effettiva volontà politica, alla giunta di Salini non rimane che una via: quella di formalizzare e ufficializzare il suo NO alla discarica nella prossima Conferenza dei servizi di settembre, il cui rinvio di una settimana non modifica sostanzialmente nulla. Il resto sono solo chiacchiere.

6 Noi pensiamo che in questa fase si stia giocando una partita truccata. E' in atto una gigantesca “truffa politica” che noi intendiamo smascherare a tutti i livelli, perché è il frutto di complicità, manipolazioni e furbismi manifestatisi in questi 3 anni da parte dei politici di maggioranza e in parte anche di quelli di opposizione che si sono schierati troppo tardi con chiarezza contro la discarica. Si sta perdendo tempo prezioso per realizzare un serio piano di smaltimento che è necessario, solo perché i cavatori vogliono a tutti i costi realizzare un affare di 10-15 milioni di euro a prescindere dalla sicurezza e dalla salute dei cittadini. La giunta regionale di Formigoni-Rossoni-Belotti ne è complice.

7 Esecrabile e meschina è la posizione di Tadi, sindaco di Cappella Cantone, che da sempre non si oppone alla realizzazione della discarica. Ricordiamo che ha addirittura sottoscritto una convenzione con Cavenord che prevede “compensazioni” a favore del suo comune nel caso la discarica entri in funzione. A tutt'oggi questo signore continua a non prendere una posizione chiara, delegando tutte le valutazioni al “suo tecnico di fiducia”. Nemmeno le ritardatarie posizioni di Salini lo hanno smosso dal suo interessato torpore. Deve dimettersi perché non rappresenta più la volontà dei suoi cittadini. E' l'unico dei sindaci del territorio che non ha fatto ricorso al TAR per bloccare la discarica.

In sostanza, sulla base delle considerazioni che abbiamo svolto, riteniamo che la partita non si risolverà né si concluderà con la prossima Conferenza dei servizi e neppure con i ricorsi al TAR. Solo se i cittadini si renderanno conto della gravità di quanto potrebbe succedere e si mobiliteranno si impedirà la realizzazione della discarica.
In questo senso va la nostra iniziativa che si terrà il 23 settembre 2011, che sarà allargata a tutti i Comitati nazionali che si battono contro le discariche e gli scempi ambientali e che vedrà la partecipazione dei rappresentanti NO TAV della Val Susa.

Mariella Megna (Cittadini contro l'amianto)
Giorgio Riboldi (SU LA TESTA l'altra Lombardia)
Carmine Fioretti (CUB Confederazione Unitaria di Base di Cremona)

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