La raccolta delle firme per presentare la Petizione al Parlamento Europeo sulla discarica di amianto di Cappella Cantone sta avendo un ottimo riscontro. Ringraziamo tutte le persone che hanno firmato numerose anche a Castelleone domenica scorsa, e nei giorni precedenti ad Annicco, Cappella Cantone, San Basssano e Soresina. E' un segnale che la popolazione del territorio non si vuole arrendere, nonostante che la Regione Lombardia abbia già autorizzato la discarica. Le persone hanno firmato convinte perché consapevoli dei danni che questa discarica potrebbe causare alla salute e perché indignate di come si vuole ridurre un territorio di eccellenza agro-alimentare nella pattumiera di amianto della Lombardia.
Questa prima fase di mobilitazione dei cittadini si concluderà domenica prossima, 20 novembre, a Romanengo dove raccoglieremo le firme per la Petizione al Parlamento Europeo in piazza G. Matteotti (vicino al Municipio) dalle ore 9.30 alle 12 e invitiamo tutti i cittadini anche dei comuni limitrofi a partecipare numerosi. Metteremo come al solito a disposizione il nostro materiale informativo sull’amianto, lo smaltimento e la pericolosità della discarica di Cappella Cantone.
Romanengo é il simbolo doloroso per il nostro territorio della lotta all'amianto perché vi sorge l'ex INAR, fabbrica di tessuti in fibra di amianto, che ha provocato il contagio e/o la morte tra decine e decine di operaie, di familiari e di comuni cittadini.
Abbiamo sempre ben presente questa tragedia, che si é consumata e si consuma tuttora a pochi chilometri da dove vogliono realizzare la discarica; ed é per evitare altre tragedie simili che ci stiamo impegnando al massimo perché lo smaltimento del rifiuto amianto avvenga nel pieno rispetto delle norme nazionali, regionali e comunitarie, senza compromissione della salute e dell'ambiente.
Mentre scriviamo, in consiglio provinciale si discute l'ennesima mozione sulla discarica di amianto. Sollecitare la giunta Salini a ricorrere al TAR contro la discarica é una pia illusione ed arriva fuori tempo massimo.
Salini, la sua giunta provinciale e la Lega, per ben 3 anni, ad ogni passaggio burocratico hanno dato il loro parere favorevole alla discarica. Improvvisamente, l'estate scorsa, il presidente della provincia (attraverso un'intervista) cambia posizione e riconosce che effettivamente il sito indicato per la discarica presenta delle criticità, ma sono solo chiacchiere perché a queste parole non sono seguiti i fatti. Anzi, sono continuate le ambiguità nella giunta provinciale ed in particolar modo nella Lega con i suoi comportamenti opportunisti ed eclettici.
A livello di giunta regionale i leghisti appoggiano il progetto della discarica (vedere le dichiarazioni dell'assessore leghista Belotti), nella giunta provinciale hanno quasi sempre appoggiato le posizioni favorevoli di Salini, mentre nei comuni interessati la Lega si è espressa quasi in tutte le realtà contro la discarica per imbonire il suo elettorato. In sostanza è in atto un gioco delle parti e una sorta di ridicolo e falso scaricabarile fra alcuni politici e le varie istituzioni interessate.
Mariella Megna - Cittadini contro l'amianto della provincia di Cremona
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