EVVIVA! SOTTO SEQUESTRO OGGI LA DISCARICA DI AMIANTO DI SAN POLO A BRESCIA e ora VOGLIAMO la moratoria dell'altra discarica di amianto in funzione a Montichiari, e il respingimento di TUTTE le discariche in corso di approvazione in Lombardia!!! (a Montichiari dove Faustini vorrebbe fare la seconda discarica di amianto, bel coraggio!) a TREVIGLIO, CAVA MANARA, FERRERA ERBOGNONE, GAMBOLO. Ricordiamo quanto scritto quasi un anno fa "Da intercettazioni telefoniche ed ambientali degli inquirenti risulta che Nicoli Cristiani, accompagnato da Mauro Papa che è amministratore della Ecoeternit di Montichiari, si sia incontrato con Locatelli e il suo amico Bracci al ristorante Lorenzaccio di Brescia . Nicoli parla anche di Faustini. Quando Nicoli e Papa se ne vanno, Locatelli continua a parlare di Nicoli “lui non è più assessore eh...lì ha tutti sotto li ha fatti crescere tutti lui...” E Bracci risponde: “sì, ma questo … allora parte tra poco diciamo (riferito alla discarica di Papa)”. La Ecoeternit è intestataria di autorizzazione per una discarica di rifiuti con tre lotti dedicati ai rifiuti di amianto a Montichiari (Brescia)... una pratica che si è sbloccata da poco, dopo che per anni l'area è stata sotto sequestro perché si smaltivano illecitamente rifiuti inerti prima di avere l'autorizzazione. Il gruppo Faustini è intestatario tramite la Profacta spa dell'autorizzazione di discarica di amianto a Brescia (oggi sotto sequestro), e tramite Padana Green srl ( il suo amministratore Gabriele Baruzzi è procuratore speciale sia del gruppo Faustini che della Profacta) ha avanzato richiesta di discarica di rifiuti di amianto pericolosi a Montichiari.
Ricordiamo anche che per la discarica di amianto di Cappella Cantone é indagato l'assessore all'ambiente Raimondi, primo degli eletti a Bergamo, di area Comunione e Liberazione, il presidente della Compagnia delle Opere di Bergamo, Breno, che si é dimesso, e il suo ex vice presidente Luigi Brambilla nonché consulente aziendale della Locatelli che già si era dimesso dopo gli arresti di Locatelli, Nicoli Cristiani e Rotondaro.
Scrivevamo quasi un anno fa
PERCHE’ MARCELLO RAIMONDI ( assessore regionale all’ambiente ) fu “contattato” da Luigi Brambilla, consulente aziendale della ditta Locatelli, affinché si attivasse al fine di accelerare l’iter della discarica di Cappella Cantone pur non essendo il suo assessorato direttamente competente per la materia? L’interessamento di Raimondi, che emerge dai verbali della Magistratura, avviene attraverso “interventi” su alcuni dirigenti e funzionari del suo assessorato e tramite una lettera inviata a Tadi, sindaco di Cappella Cantone e al vice-sindaco dello stesso paese che è il vero uomo forte e decisivo del consiglio comunale
"Su un quotidiano nazionale dei primi di dicembre 2011 si legge una dichiarazione sconcertante del presidente della CdO di Bergamo, Rossano Breno a proposito del suo incontro con Locatelli in cui quest'ultimo chiedeva “ accesso a nuove risorse finanziarie. Soldi e spintarelle” : “ ..abbiamo due grandi compiti non lasciare soli i nostri soci, soprattutto nei momenti di crisi e generare grandi storie di solidarietà e carità...Attraverso le opere delle imprese garantiamo bene per tutti. In questo contesto sta il nostro rapporto con la ditta Locatelli che non solo confermiamo, ma che giudichiamo positivo. In questi anni abbiamo avuto un rapporto positivo sia con l'impresa che con l'imprenditore.”. Il Gruppo Locatelli è proprio “una bella impresa”, infatti i suoi mezzi di trasporto sono stati ripresi insieme a quelli della Serenissima Costruzione (presieduta dal leghista Attilio Scneck) a scaricare di notte ondate di materiale tossico di fonderia sotto le carreggiate del cantiere della Valdastico a sud di Vicenza, che collegherà Vicenza e Rovigo. La situazione è ora al vaglio della direzione distrettuale antimafia di Venezia. Che i cantieri delle autostrade possano essere usati come discariche abusive è un'”opportunità” che le mafie di varia natura conoscono già da anni, ma in Lombardia gli amministratori regionali sostengono che non c'è pericolo di infiltrazione, perché i controlli sarebbero rigorosi.
Breno e Brambilla ora sono accusati di aver preso da Locatelli circa 210 mila euro (25 mila in contanti, il resto per consulente fittizie) come «pagamento delle promesse corruttive» e di aver poi fatto da «mediatori presso i pubblici ufficiali della Regione» favorendo «atti contrari ai doveri d'ufficio»
Cittadini contro l'amianto
Cremona, 18 ottobre 2012
Nessun commento:
Posta un commento