giovedì 3 luglio 2014

SPUNTI DI DISCUSSIONE SULLO SMALTIMENTO CORRETTO DELL'AMIANTO


Trattiamo l'argomento dello smaltimento corretto dell'amianto da oltre sei anni e siamo stati i protagonisti della lotta contro la discarica di amianto di Cappella Cantone in provincia di Cremona, che ha portato all'arresto per corruzione e traffico illecito di rifiuti il proprietario della discarica Locatelli, il dirigente ARPA Rotondaro e l'ex vice presidente del consigli regionale Nicoli Crisitiani. Sempre per questa vicenda è indagato anche Formigoni.
In tutti questi anni abbiamo lavorato in rete con gli altri comitati della Lombardia, Piemonte, Veneto, Sicilia, Calabria, Abruzzo, Campania, Lazio, Basilicata, Emilia-Romagna, Toscana...abbiamo quindi il polso della situazione e vogliamo condividerlo con voi e con chi ha a cuore il problema dello smaltimento corretto dell'amianto.

Queste di seguito sono per noi alcune delle questioni dirimenti su cui discutere per una modifica della normativa sullo smaltimento dell'amianto.

1. escluso il ricorso alle miniere in Italia. Si sono già pronunciati contro comitati ed organizzazioni sia in Sardegna che in Piemonte.
2. escluso l'accelerazione sulle autorizzazioni di impianti di inertizzazione. Le modalità delle autorizzazioni al momento sono le stesse delle discariche, seguendo logiche di mercato, e le popolazioni sono fortemente contrarie perchè le decisioni sono imposte dall'alto, gli organi preposti al controllo non sono adeguatamente formati e non sono indipendenti dalla politica, non c'è un piano normativo adeguato (non esiste per esempio ancora l'obbligo di Valutazione di Impatto Ambientale durante la gestione e dopo la cessazione dell’attività...si spera nell'applicazione della nuova legge europea...), non è stata fatta sufficiente sperimentazione ecc...
3. è limitativo fare cenno solo ai partners industriali che finora hanno avanzato richiesta. Occorre lavorare principalmente sulla ricerca delle migliori tecnologie disponibili e fare pressione perchè il ministero della salute si avvalga della consulenza di veri esperti in materia, super partes, cosa che al momento non avviene.

Cittadini contro l'amianto

1 commento:

guglielmo ha detto...

L'amianto stava nelle miniere (spesso a cielo aperto, come a Balangero). Non capisco (da un punto di vista tecnico) questa contrarietà a rimetterlo in miniere o gallerie. Non c'è alcuna possibilità che l'amianto vada a finire nelle falde per dilavamento (non è solubile in acqua neanche se acida). Non c'è più pericolo di inalazione se è coperto e "confezionato" in modo corretto. Almeno per le lastre di eternit (nelle quali il materiale è già inglobato e quello superficiale trattenuto da leganti chimici) non c'è alcuna possibilità di rilascio di fibre. Certo la cava o la discarica non dovrà più essere usata, ma questo è la stessa sorte dell'amianto non scavato e che sta dentro le montagne.
L'inertizzazione con forni o al plasma è maledettamente costosa e le ricadute sull'ambiente non chiaramente quantificabili (emissioni).