martedì 30 novembre 2010

Riuscita conferenza del dott. Plescia a San Bassano (Cremona)

Con una partecipazione molto qualificata si è tenuta il 19 novembre 2010 a San Bassano la conferenza del dott. Plescia che era particolarmente attesa dato anche il contesto in cui si svolgeva: lo stop della Regione Lombardia alla realizzazione della discarica di amianto di Cappella Cantone.
Il dott. Plescia ha illustrato i pregi e i difetti dei vari metodi di smaltimento dell’amianto e ha contribuito a sgombrare il campo dai luoghi comuni e dalle superficialità.
Ha spiegato che il rifiuto amianto sotto terra libera fibre che vanno nel percolato e questo percolato finora in Italia non viene trattato adeguatamente, risultando pericoloso per la salute delle persone. La discarica non elimina il rifiuto, ma rischia di esaltare gli effetti negativi contenuti nello stesso.
Ha illustrato e informato sullo stato della ricerca e applicazione relativa agli impianti di modificazione cristallo-chimica dell’amianto e alla loro validità come alternativa all’interramento.
Ha spiegato i contenuti del decreto 248 del 2006 che introduce e regola l’autorizzazione di impianti. Ha inoltre delineato ciò che dovrebbe prevedere quello che egli stesso ha definito un “impianto ideale”.
Un ulteriore argomento che ha portato a sostegno della non idoneità dell’interramento dei rifiuti in generale, non solo quelli di amianto, è l’aumento annuale della piovosità rispetto ai dati medi del passato dovuto ai cambiamenti climatici che provocano più frequentemente alluvioni allagando anche le discariche esistenti, come è successo recentemente in Veneto.
Al termine dell’intervento si sono succedute domande e precisazioni.
La riuscita dell’iniziativa è data anche dal fatto che la presenza di esponenti di altri comitati ha permesso di assumere impegni per rilanciare e consolidare il ruolo dei vari comitati italiani sorti contro l’uso indiscriminato e criminale del territorio.
Nell’introduzione tenuta da Giorgio Riboldi di SU LA TESTA e di Mariella Megna di Cittadini contro l’amianto sono state ribadite le connessioni sempre più evidenti fra interessi economici dei cavatori con gli interessi della politica e l’infiltrazione delle mafie.
Questo è dimostrato da documenti in possesso da alcuni associazioni aderenti a Cittadini contro l’amianto. E’ stato detto che quanto è apparso in questi giorni su alcuni organi di stampa può rivelare ben più gravi coinvolgimenti politici del centro-destra nell’affare della cava di Cappella Cantone, così come da mesi Cittadini contro l’amianto andava affermando.

Cittadini contro l’amianto

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