mercoledì 8 giugno 2011

nuove importantissime valutazioni ed informazioni sulla discarica di Cappella Cantone






Ecco le foto che alcuni nostri collaboratori hanno scattato in data 7 giugno alle ore 14.44 che dimostrano per l’ennesima volta che nell’area dove si vuole realizzare la discarica vi è la presenza di falde acquifere affioranti come più volte da noi denunciato.




Quest’ultimo allagamento dell’area è ancora più preoccupante di quelli accaduti nel settembre 2007, febbraio 2009 e giugno 2010 poiché dimostra che si è verificato un ulteriore innalzamento della falda. Infatti dopo circa due mesi di forte siccità, in meno di sei ore di pioggia consecutiva l’area si è quasi completamente allagata.

Pubblichiamo inoltre una foto , scattata sempre il 7 giugno alla stessa ora, che documenta la presenza di un furgone bianco presso la discarica. L’autore dello scatto ha visto il conducente del furgone vicino ai piezometri. Cosa stava facendo? …Successivamente, in seguito a verifiche, abbiamo scoperto che il furgone, targato BG - DC927TW, è intestato all’arch. Oldrati, fondatore di ‘Terra Verde’, società di consulenza ambientale. Costui è il tecnico che ha sottoscritto la domanda di avvio del procedimento della realizzazione della discarica del 21 agosto 2007. Va rilevato che già in quell’occasione si può evidenziare la irricevibilità di tale domanda poiché sottoscritta solo dal suddetto arch. Andrea David Oldrati e non dal legale rappresentante della società Cavenord. Tutto ciò in contrasto con il Decreto Legislativo 152/2006 artt. 23 e 30. Quindi fin dal primo momento si registrano gravissime irregolarità procedurali che avrebbero dovuto portare all’immediato annullamento dell’iter. Facciamo osservare che il progetto di discarica, che prevede un fatturato di 10-15 milioni di euro, rientra nella tipologia delle opere a carattere di interesse pubblico e quindi si sarebbe dovuta osservare la disciplina che regola l’attribuzione degli appalti pubblici avendo superato la soglia prevista dalla normativa comunitaria, cosa che non è avvenuta. Questo è un altro elemento sostanziale per annullare tutto l’iter. Facciamo inoltre osservare che anche la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) può essere impugnabile dato che il decreto di VIA è stato rilasciato in violazione del “principio di precauzione” e della convenzione UNECE di Aarhus, concernente la tutela dello stato di salute, la sicurezza e le condizioni della vita delle persone, come peraltro abbiamo sottolineato nel nostro esposto alla Magistratura.

L’elenco delle irregolarità e delle false ed errate interpretazioni di legge si allunga sempre di più, in particolare quest’ultimo episodio del tecnico di parte che a due giorni dalla conferenza dei servizi (che avrà carattere preliminare domani e non autorizzativo) può usufruire di rilevazioni sul posto, le stesse che ai Comuni sono state negate, getta un’ulteriore ombra su questa torbida vicenda.

Mariella Megna – Cittadini contro l’amianto
Giorgio Riboldi – SU LA TESTA l’altra Lombardia
Carmine Fioretti – CUB – Confederazione Unitaria di Base

Nessun commento: