RIBELLARSI E' GIUSTO. Grave e vergognosa decisione politica della giunta regionale che ritiene idonea la realizzazione della discarica di Cappella Cantone. I cittadini della zona dovranno finalmente ribellarsi ed impedire nei fatti l'inizio dei lavori.
L'irresponsabile decisione presa oggi 5 settembre in sede di conferenza dei servizi è un atto indecente, in contrasto con il buon senso comune e con la normativa. In sede legale questi giochi saranno smascherati. Come abbiamo denunciato nei precedenti comunicati è stato un gioco delle parti.
Se il si della giunta Formigoni-Rossoni era da prevedere si devono anche denunciare e sottolineare le gravi responsabilità della giunta provinciale cremonese che, approvando una delibera ambigua, furbesca e tartufesca, dove di fatto si è deciso di non decidere nulla, ha spianato la strada alla scelta politica della giunta regionale. E' stata una scelta squallida per lavarsene le mani, di cui Salini e la sua giunta dovranno rispondere ai loro elettori.
Con questa decisione si confermano gli intrecci fra malaffare e politica che prima o poi verranno alla luce del sole anche in seguito al nostro esposto alla Magistratura; sollecitiamo di nuovo quest'ultima ad intervenire.
Siamo certi delle nostre ragioni affermate con anni di impegno, di iniziative e di informazione, ma ora questo non basta più. Se la cittadinanza non interverrà direttamente per impedire questo scempio ambientale ci troveremo in presenza di un'opera che danneggerà la nostra salute, ma ancor di più quella dei nostri figli.
Ora le parole lasciano lo spazio alle iniziative perché solo i cittadini possono impedire nei fatti la realizzazione della discarica.
La prima iniziativa è quella di esporre lenzuola bianche o con la scritta NO DISCARICA e ne seguiranno molte altre anche per far sapere a più gente possibile chi sono i responsabili di questo scempio ambientale, primo fra tutti il sindaco di Cappella Cantone Tadi che ha già stipulato una convenzione con la ditta Cavenord-Locatelli senza aspettare la decisione della giunta. In un comune di circa 500 abitanti arriveranno milioni di euro e i disagi li avranno i comuni vicini. Chiediamo a Tadi di lasciare spontaneamente il suo posto, in caso contrario provvederanno i cittadini.
La partita non é chiusa. Mille fiori fioriranno.
La prossima riunione per decidere le iniziative che verranno si terrà venerdì 9 settembre. Chiamiamo tutti gli interessati alla mobilitazione a partecipare attivamente. Chiedete i dettagli organizzativi alla nostra mail nodiscaricadiamianto@yahoo.it
NO PASARAN
Salini e Tadi devono dimettersi
Mariella Megna – cittadini contro l'amianto
Giorgio Riboldi – SU LA TESTA l'altra Lombardia
Carmine Fioretti – CUB Confederazione Unitaria di Base
Cremona, 5 settembre 2011
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