FERMIAMOLI! L’amianto è pericoloso anche nell’acqua, e a Cappella Cantone vogliono fare una discarica di amianto galleggiante! La discarica di amianto di Cappella Cantone, se realizzata, è pericolosa per la salute dei cittadini, provocherà uno scempio ambientale enorme e non rispetta le normative europee e nazionali. NON e’ vero che non c’è più niente da fare, lo dimostreremo! FIRMA ANCHE TU LA PETIZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO
Sarà presentata a breve una interrogazione urgente a risposta scritta alla Commissione Europea da parte della europarlamentare del GUE /NGL, Kartika Liotard, per chiedere la sospensione dell’autorizzazione della discarica di Cappella Cantone perché l’ex cava Retorto è vicina ai centri abitati, vi sono falde acquifere affioranti, non è stata impiegata la migliore tecnologia per lo smaltimento dell’amianto (la vera innovazione è il trattamento dell’amianto per renderlo innocuo e non l’interramento, le discariche sono all’ultimo posto nella gerarchia dello smaltimento dei rifiuti), la popolazione circostante è fortemente contraria alla discarica e non è stata neanche informata preventivamente dalla Regione Lombardia sul progetto che si voleva realizzare.
Sono quattordici i comuni, 38mila abitanti circa, su cui di riverseranno gli effetti negativi della discarica. Tredici comuni sono contrari e uno solo favorevole, Cappella Cantone (500 abitanti circa), che riceverà quasi tre milioni di euro di indennizzo grazie a una convenzione firmata dal sindaco Tadi prima che la discarica fosse autorizzata. Corte Madama, Oscasale e San Bassano, per un totale di circa 2600 persone, sono vicinissimi alla ex cava. L’Istituto Superiore della Sanità calcola che gli effetti di una discarica siano riscontrabili dalla sua ubicazione fino ad una distanza che va da un minimo di 3 chilometri di raggio ad un massimo di 7 chilometri. In questo caso sarebbero coinvolti anche gli abitati di Annicco, Formigara, Soresina, Castelleone, Casalmorano.
E’ stato ampiamente dimostrato (e non lo diciamo noi, ma le misurazioni dell’ARPA fatte nel 2010) che tra le acque sotterranee nell’ex cava Retorto ed il terreno dove vorrebbero mettere le lastre di cemento amianto non ci sono i due metri previsti dalla legge. L’acqua è affiorante, vi sono anche sorgive, lo sanno tutti i cittadini della zona senza scomodare gli esperti, ma la Regione Lombardia vuole a tutti i costi fare la discarica di amianto in questo posto. Hanno detto SI ad una discarica… galleggiante!
Per approvare il progetto hanno “fatto finta” che ci fosse 1 metro e quaranta di terreno in più e poi hanno continuato a fare le misurazioni. QUESTA E’ LA VERITA!
Sono quattro anni che dimostriamo che la migliore tecnologia per smaltire l’amianto è l’impianto di inertizzazione, in cui il rifiuto di amianto viene trattato con un procedimento che lo rende innocuo e anche riciclabile.
Continuare a fare le discariche vuol dire non risolvere il problema perché l’amianto non viene definitivamente eliminato, anzi continuerà ad essere un pericolo per la salute e per l’ambiente.
E’ di pochi giorni fa la notizia che l’amianto può essere pericoloso anche nell’acqua. I medici per l’ambiente di Viterbo hanno chiesto alle autorità competenti di verificare le tubazioni degli acquedotti di Viterbo e provincia e sostengono che i pozzi di acqua potabile possono essere inquinati dalle discariche circostanti.
Questa discarica, se realizzata, non sarà un’attività per il “bene comune”, ma l’ennesimo risultato di una politica ambientale corrotta ed inefficace. E’ ora di dire BASTA! FERMIAMOLI!
Si cerca di instillare sfiducia e rassegnazione fra i cittadini da parte di settori legati ai cavatori e ad alcuni politici che mettono al primo posto l’interesse privato e il profitto, a discapito della salute dei cittadini. I giochi sono ancora aperti e non è affatto scontato che la discarica si faccia, nonostante che si cerchi di frenare la mobilitazione dei cittadini. Infatti la maggior parte dei partiti politici, in questi 4 anni circa, o sono stati completamente assenti, o sono stati di fatto complici di questo atto criminale che vorrebbe aggredire il territorio, o se ne sono occupati in ritardo, avendo sempre un denominatore comune: scegliere di non mobilitare i cittadini. Di questo ci si dovrà ricordare. Hanno fatto carte false per convincere la gente che la discarica sarebbe stata comunque realizzata. Ma sono quasi quattro anni che noi blocchiamo la realizzazione della discarica di Cappella Cantone e si continuerà a farlo con tutti i mezzi. Solo i cittadini a questo punto possono impedire nei fatti la realizzazione della discarica, invitiamo tutti i cittadini a non avere paura e a protestare in prima persona contro la discarica senza aspettare che altri si muovano per loro, perché nulla è perduto e scontato e la lotta continua ora più che mai. Firmare la petizione al Parlamento Europeo è un primo passo. Chiediamo tutti uniti al Parlamento Europeo di bloccare questa discarica. E’ un nostro diritto!
Mariella Megna – Cittadini contro l’amianto
Cremona, 21 ottobre 2011
Nessun commento:
Posta un commento