venerdì 19 novembre 2010

Perché è importante la Conferenza del dott. Paolo Plescia

Conferenza del dott. Paolo Plescia " Pregi e difetti delle tecnologie per lo smaltimento o la trasformazione dei manufatti con amianto" a San Bassano (Cremona) venerdì 19 novembre 2010 presso Sala Banda in piazza M. Frosi, inizio ore 20.45

Dopo tre anni di impegno contro la megadiscarica di amianto a Cappella Cantone un primo parziale risultato è stato raggiunto. Il 27 ottobre scorso il TAR ha rinviato per l’ennesima volta la decisione sulla realizzazione della discarica di Cappella Cantone (CR). Questa decisione è comunque il frutto di tre anni di battaglia che hanno saputo sapientemente intrecciare la mobilitazione di una parte della cittadinanza con quella delle istituzioni. Chi sosteneva l’inevitabilità di questo impianto di smaltimento è stato smentito. La realizzazione di questa discarica non è un’attività per il "bene comune", è l’ennesimo risultato di una politica ambientale corrotta ed inefficace ed è ora di dire BASTA!
Contro le esigenze dei cittadini si sono mossi e si muovono interessi privati e pubblici che hanno come unico obiettivo la realizzazione di profitti a scapito della vita e della salute dei cittadini.
Non è vero che la responsabilità della mancanza di impianti di smaltimento dell’amianto è dei cittadini che non li vogliono vicino a casa.
Il problema reale dello smaltimento è che si vogliono realizzare discariche in luoghi e situazioni pericolose ed in contrasto con la stessa normativa.
Tutte le discariche che si vogliono realizzare in Lombardia, a Cappella Cantone (CR), Treviglio (BG), Brescia, quartiere San Polino, Travagliato (BS), Cava Manara (PV) sono troppo vicine ai centri abitati ed in presenza di falde acquifere affioranti. Addirittura i sindaci di Ferrera Erbognone e Gambolò, sempre in provincia di Pavia, hanno dato la disponibilità ad accogliere sul proprio territorio discariche di amianto senza la presenza di un progetto concreto e senza consultare preventivamente i cittadini. Per finire a Montichiari (BS), che ha il record europeo per discariche esaurite ed attive, ben 10 milioni di metri cubi di rifiuti inerti o pericolosi stoccati sul territorio, avevano presentato addirittura sia un progetto di discarica che di impianto di inertizzazione. Da notare che l’area dove deve sorgere la discarica è ancora sotto sequestro perché si smaltivano illecitamente rifiuti inerti prima di avere l'autorizzazione.
Ribadiamo che attorno alla ex cava di Cappella Cantone vi sono interessi economici privati enormi che vanno ad intrecciarsi inevitabilmente con le istituzioni e con mafie economiche di varia natura. Le discariche sono l’affare del secolo.
Ricordiamo che la Locatelli, nuova proprietaria della Cavenord, che aveva presentato il progetto della discarica di Cappella Cantone in Regione dopo aver acquistato il terreno ad un prezzo sei volte superiore al valore di mercato, ha dato lavori in subappalto alla Perego General Contractor srl, tra le più importanti imprese lombarde del movimento terra, ora fallita, che era finita nelle mani della n’drangheta. Nell’indagine che ha portato all’arresto del proprietario della ditta, Ivan Perego, si fa anche riferimento all’acquisizione di una cava nel comune di Agnadello ( e delle relative autorizzazioni non ancora in possesso di Perego) da utilizzare per la movimentazione terra necessaria in relazione ai lavori per la Paullese e al coinvolgimento di alcuni politici anche della provincia di Cremona.
Non vogliamo che dopo anni di dimenticanze e di latitanza delle istituzioni nell’affrontare il problema dello smaltimento dell’amianto questo diventi strumentalmente un’emergenza, nel senso di deroghe alle normative per trasformare il territorio in zona di interesse strategico e militare come si è fatto in Campania.
Bisogna continuare la mobilitazione, insieme a tutti gli altri comitati della Lombardia e in Italia che si oppongono alla realizzazione delle discariche di amianto, perché si arrivi ad una moratoria di tutte le autorizzazioni in corso e si rivedano le regole vigenti che non sono sufficienti a garantire che lo smaltimento dell’amianto non provochi ancora morti come ha fatto l’uso scorretto e criminale dell’amianto stesso. L’amianto non deve essere smaltito seguendo il principio dell’economicità e del profitto, ma solo perseguendo la tutela della salute dei cittadini. La salute non ha prezzo.
La conferenza che il dott. Paolo Plescia, ricercatore del CNR, e tra i massimi esperti sullo smaltimento degli amianti, terrà a San Bassano in Sala Banda il prossimo venerdì 19 novembre alle ore 20.45 cercherà di mettere in evidenza pregi e difetti delle tecnologie per lo smaltimento o la trasformazione dei manufatti con amianto alla luce della nuovissima normativa europea.
Invitiamo i cittadini alla massima partecipazione
Mariella Megna
Cittadini contro l’amianto
Per info 3389875898
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Paolo Plescia, nato a Roma nel 1963, Ricercatore del CNR dal 1989. Ha collaborato alla realizzazione di alcune delle normative nazionali sulla dismissione e smaltimento dei manufatti con amianto; ha realizzato studi sugli effetti ambientali delle discariche, su processi di trattamento applicati a diversi rifiuti urbani, speciali non pericolosi e pericolosi ed ha una decina di brevetti di processi industriali. Collabora con Enti e Istituzioni nazionali e internazionali sui processi di recupero dei rifiuti e sulla cattura di CO2 e gas serra. Al suo attivo ha 130 pubblicazioni scientifiche. Dirige vari laboratori pubblico-privati in Toscana, Lazio e Sicilia mirati alla ricerca industriale nel settore del recupero dei rifiuti.

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